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Perchè un sito web?

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Ci voleva un momento di stallo nella nostre vite, come quello della quarantena, per pensare alla creazione di un sito della compagnia! Normalmente siamo sempre di corsa e cercando di fare mille cose… Trovarci confinati in casa ci ha un po’ spiazzati… ma non fermati! Come sempre mi sono detta: “guardiamo al bello… allora sfruttiamo al meglio questo tempo!!” Così è riaffiorato alla mente un desiderio sopito: realizzare un sito web.
Dopo la chiusura dei teatri e la conseguente immediata cancellazione di tutte le repliche già in programma per gli spettacoli Ciccioni (compresa quella in rassegna al Teatro Dehon di Bologna!), Il boia nazista, nonché della messa in scena del nuovo copione scritto per il Teatro della Scuola, volevo trovare il modo di rimanere in contatto con il pubblico. Il palcoscenico crea dipendenza. Mi mancava l’emozione che si prova nel momento in cui si spengono le luci in sala e il sipario sta per aprirsi, sentire il respiro del pubblico, il suo sguardo… e poi le risa o le reazioni dei bambini che partecipano rumorosamente allo spettacolo. Il teatro è, per sua intrinseca natura, assembramento, affollamento, affiatamento sia sul palcoscenico sia in platea o in galleria. Il teatro è fiato, è respirare addosso al compagno con il quale si recita. Il teatro è annullamento delle distanze, il contrario del distanziamento sociale che oggi siamo costretti a tenere a causa dell’emergenza sanitaria. Il teatro é rapporto, empatia, comunicazione diretta tra attori e pubblico; è avere un riscontro immediato del gradimento, si sente subito se il pubblico è annoiato o distratto oppure è stato catturato. Perché il teatro è presenza, è esserci, è la ripetizione sempre uguale a se stessa ma sempre nuova, e ad ad ogni replica viene vissuta con lo stesso stupore della prima volta.
Ecco, in mancanza di tutto questo, abbiamo pensato di ripercorrere a ritroso il percorso compiuto fino ad ora dalla compagnia e di conservarlo in un sito web che, d’ora in poi, sarà il nostro diario di bordo, il depositario della nostra storia. Nel crearlo ci siamo persi con nostalgia nel mare dei ricordi, scorrendo le fotografie scattate da Leonardo Michelini e Stefano Nardi, due amici carissimi ed abbiamo indugiato sulle locandine disegnate abilmente dall’artista Stefano Ricci. Ringraziamo tutti i compagni che continuano questo viaggio con noi, i nuovi amici che sono saliti a bordo recentemente e anche coloro che hanno deciso di intraprendere solo un breve tragitto e ringraziamo con grande affetto l’Ing. Fabio Micello che ha preso a cuore e sta promuovendo i nostri progetti

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