Ho cominciato a frequentare il laboratorio teatrale per curiosità dopo averne sentito parlare dalle amiche del gruppo di sostegno dell’ospedale, con toni entusiastici. Si è rivelato un percorso interiore che andava di pari passo con quello esteriore e al contempo demoliva le barriere che avevo innalzato per proteggermi dagli altri. L’esperienza teatrale è stata una sfida contro me stessa, in passato mai avrei pensato di riuscire a salire su un palco, è stata e continua ad essere un’avventura che ogni volta si rinnova, è far parte di un gruppo unito dai nostri pregi e dai nostri difetti, è divertimento, è un modo per gridare a chi ha problemi di peso “Se ce l’abbiamo fatta noi, puoi farcela anche tu!”. Il palco mi regala ogni volta una grande emozione: si passa dall’attesa mentre ci si prepara ridendo e scherzando poi l’agitazione con l’approssimarsi dello spettacolo e, all’improvviso, prima che si levi il sipario, il silenzio. È solo un breve e magico lasso di tempo dove la nostra emozione scorre come fosse una sottile corrente elettrica, un momento in cui si ha la sensazione di essere sospesi in una bolla di sapone, poi la musica rompe la tensione e si entra in scena. Che lo spettacolo abbia inizio!
Elisabetta Alpi
Dopo anni, il teatro rappresenta ancora il giusto sfogo per la mia creatività, è il mezzo che incanala le mie emozioni in qualcosa di utile per me e per chi mi sta intorno e mi viene a vedere sul palcoscenico. Ho diversi interessi, ma per il morale il teatro è proprio l’ideale. Non credevo di esserci portata e di poter combinare qualcosa di buono, evidentemente non è così. Ringrazio per questo Stefania Polidori e le psicologhe che in questi anni si sono prodigate per aiutarmi a far emergere la vera Denise.
Denise Donati